“Dal mare ai monti” si potrebbe definire l’ultima sortita dell’UNITRE di Margherita di Savoia, che con questa visita guidata allarga alla conoscenza del territorio il concetto di rete intorno al quale ha costruito, per l’Anno accademico 2015/2016, il proprio itinerario culturale. Domenica 15 maggio è toccato, quali mete prescelte, a Bovino e Castelluccio dei Sauri: uno dei borghi più belli d’Italia, il primo; avamposto dei Monti Dauni per chi dal Basso Tavoliere si rechi nell’Appennino Meridionale verso l’Irpinia, il secondo. Una prima sosta al Santuario della Madonna di Valleverde ha consentito alla comitiva di visitare, in un suggestivo paesaggio tra boschi e ginestre, la moderna chiesa, benedetta da Papa Giovanni Paolo II nel 1987 e impreziosita da una statua lignea (Madonna col Figlio in braccio) del XIII secolo.
Guida d’eccezione ai monumenti, ai reperti e ai cimeli del borgo che dall’alto degli oltre 600 metri s.l.m. sovrasta la Valle del Cervaro, il Prof. Pompeo Vladimiro D’Andrea , che ha saputo appassionare gli oltre cinquanta ospiti ai personaggi, ai fatti e ai luoghi della storia bovinese dall’Età del Rame ai giorni nostri. I visitatori hanno potuto ammirare le stele antropomorfe di Castelluccio dei Sauri (custodite nel museo civico di Bovino), i preziosi oggetti sacri – tra i quali un calice in oro del XIV secolo – e il dipinto raffigurante il Martirio di San Sebastiano, di Mattia Preti (custoditi nel museo diocesano), l’architettura della Cattedrale (uno dei primi esempi di romanico pugliese), la maestosa eleganza del Castello – residenza e proprietà sin dal XVI secolo dei Duchi di Guevara, negli anni sessanta del novecento acquistato dalla diocesi – dalla cui torre si domina il Borgo Antico.
Il Prof. Pompeo Vladimiro D'Andrea guida gli ospiti alla visita del Museo Civico di Bovino
La scoperta del Borgo è proseguita attraverso le viuzze e le rampe che si incuneano tra le candide case dagli 800 portali in pietra. Ogni tanto ampi squarci consentivano allo sguardo di spaziare sul vasto panorama, punteggiato dai centri abitati del circondario, e sulla Valle del Cervaro, a cominciare dalla stretta gola del Vallo di Bovino, lì immaginando scorribande di banditi d’epoca borbonica o postunitaria.
Dopo un gustoso pranzo all’insegna della tradizione gastronomica locale presso l’Agriturismo “Posta Guevara”, sito in località Giardinetto (Comune di Orsara ) ai confini tra Bovino e Castelluccio dei Sauri, la comitiva si è spostata a Castelluccio, dove è stata accolta direttamente dal Sindaco Ing. Antonio Del Priore.
Pausa pranzo presso l'Agriturismo "Posta Guevara"
Nella sala consiliare si è svolta una partecipata cerimonia, in cui il primo cittadino ha brevemente illustrato la storia del borgo, soffermandosi sulle caratteristiche del territorio, sulle “eccellenze”, sui luoghi da visitare (la Chiesa Madre del SS. Salvatore e l’annessa Cappella di San Gerardo, la Chiesa della Madonna delle Grazie con un dipinto della “Madonna col Bambino” di scuola raffaellesca, l’imponente Serbatoio dell’Acquedotto Pugliese, l’Ippodromo dei Sauri, il Pozzo di Annibale). Prima della visita al paese, condotta dall’Ins. Lucia Vitale (che già nel corso dei trasferimenti in pullman da Margherita di Savoia e da Bovino aveva illustrato caratteristiche e differenze di paesaggi, flora e colture), si è proceduto ad uno scambio di doni. Il Sindaco ha fatto omaggio all’UNITRE di una targa ricordo raffigurate una stampa del Casale di Castelluccio dei Sauri del 1649 e, a tutti gli intervenuti, di una cartolina con foto artistiche del paese, di un calendario dei Monti Dauni e del libro “Il costitutore di grani Renzo Grifoni e il Campo Genetico di Castelluccio dei Sauri” (recentemente pubblicato dal CRA di Foggia in collaborazione con il Comune di Castelluccio e l’Associazione Culturale “il Serbatoio”).
Il Sindaco di Castelluccio dei Sauri Ing. Antonio Del Priore consegna una targa in segno di accoglienza alla Prof. Maria Russo
A sua volta la Prof.ssa Maria Russo, in rappresentanza del Presidente Prof. Ruggiero Mascolo, ha donato al Sindaco una serie di pubblicazioni realizzate dall’Unitre di Margherita in un decennio di attività, manifestando a nome personale e dell’intero gruppo apprezzamento e riconoscenza per la gentile accoglienza ricevuta.
Al termine dell’intensa giornata, la soddisfazione ha ampiamente ripagato la stanchezza, inevitabilmente affiorata durante il viaggio di ritorno nella città salinara. Tutti concordi nel proposito, per il prossimo anno accademico, di conoscere ed esplorare altre realtà dei Monti Dauni, così vicini ma, forse, ancora troppo lontani per essere parte della stessa Terra di Capitanata.
Antonio Di Domenico
